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Heterogenity of Living - Via Galliari

22 images Created 21 Oct 2012

Parallela a Corso Vittorio Emanuele, via Bernardino Galliari si estende per quasi un chilometro sul lato corto di San Salvario, parte dell'ottava circoscrizione della città di Torino. Per lungo tempo il quartiere di san Salvario è stato criticato per il livello di degrado: microcriminalità, spaccio di stupefacenti, prostituzione ed altre attività illegali costituivano il profilo più comune di questa zona popolare. Alcune testimoni riferiscono casi di attività commerciali costrette a chiudere e trasferirsi per via della situazione di disagio. Il fattore immigrazione non ha avuto peso che dall'inizio del nuovo millennio, essendo presente solo in minima parte durante tutti gli anni Novanta.

La trasformazione e riqualificazione del quartiere avviene in concomitanza con i giochi Olimpici invernali del 2006. Lo sviluppo economico è espresso dall'aumento delle attività commerciali, sia tradizionali che dalle caratteristiche innovative. Via Madama Cristina, arteria principale di san Salvario è al contempo il secondo asse commerciale della città di Torino. Anche le abitazioni si rivalutano, ma è soprattutto nella capacità di integrazione che si misura maggiormente il cambiamento. Esclusi alcuni casi di segno opposto come Vallette, Torino infatti esprime spesso la sua capacità di fondere assieme culture differenti.

La popolazione di san Salvario è composta da immigrati di numerose nazioni, da giovani -perlopiù studenti- e da una fascia più anziana autoctona, conseguenza delle ondate migratorie della seconda metà del Novecento. Via Galliari può essere intesa quale microcosmo di tale allargata organicità del quartiere. È a un tempo la quiete plasticità, il silenzio piatto di altri siti di passaggio e la confusione dinamica, il suono e le luci di alcune strade che accolgono intense attività diurne o locali aperti gran parte della notte. In direzione di questa seconda condizione è il punto di incontro della via con piazza Madama, di cui ne delimita un intero lato. È questo il punto più caotico e denso, costituito da venditori del settore ortofrutticolo, del vestiario o di semplice ciarpame.

Per rilevare il carattere eterogeneo è sufficiente attraversarla da capo a capo: l'estremità che sfocia sul parco del Valentino è costituita da palazzi d'epoca, alcuni particolarmente ricchi e fastosi, mentre agli antipodi, nei pressi della stazione di Porta Nuova, si incontra un'atmosfera differente, maggiormente incline alla presenza di attività illegali.

Fonti:
estratti di alcuni documenti conservati presso la
Biblioteca dei Bagni Municipali di San Salvario, Torino

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  • Salvo è un agricoltore dei dintorni di Alba. Viene quattro gironi a settimana nel mercato di piazza Madama, anche se la sua postazione si trova su via Galliari. La sua clientela è piuttosto
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  • Piazza Madama è caratterizzata da un alternarsi di momenti nel corso della giornata: al mattino ospita un mercato eterogeneo che abbraccia l'alimentare ed il vestiario soprattutto. Nel primo pomeriggio questo sgombera e lascia tutte le rimanenze e gli scarti della giornata. Qualche ora dopo la piazza diventa un parcheggio.
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  • Piazza Madama ospita un ampio parcheggio sotterraneo in corrispondenza del mercato, attività che caratterizza maggiormente il luogo. Alcuni dei mercatari sostengono la poca utilità del sito sotterraneo dato che soprattutto in inverno molti dei loro clienti preferiscono i servizi offerti dai grandi supermercati. Anche se alcuni di loro producono in proprio, sottolineando la conseguente qualità dei prodotti, Italy e la filosofia dello slow food dista poco più di cinque minuti in automobile da piazza Madama.
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  • Nel corso del pomeriggio e durante la sera, piazza Madama si sgombera dal mercato mattutino. Il parcheggio sotterraneo diviene una scelta secondaria rispetto alla possibilità di parcheggiare sul selciato antistante.
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  • Uno dei pullman che scorrono su via Madama si ferma vicino ad una banchina pedonale. Ad attenderlo alcuni giovani.
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  • Martina e Luigi vivono nei pressi di via Galliari in due appartamenti adiacenti. Lei, 23 anni, è di origini umbre ed ha scelto di venire a studiare psicologia a Torino dopo aver svolto la triennale a Roma. Luigi, 27 anni, viene da Moncaglieri e si è appena laureato in ingengeria. Ha deciso di rimanere a Torino con lo scopo di trovare un posto di lavoro. Gli appartamenti di Martina e Luigi sono spesso luogo di ritrovo e di festa come avviene spesso nella popolazione giovanile.
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  • In via Galliari si affaccia la scuola ebraica. Questa fa parte del complesso di edifici della comunità ebraica, fra cui spicca la Sinagoga di via San Pio V. Si tratta di una comunità dalla lunga storia, che ha avuto delle tensioni con il quartiere nel corso degli anno '90. Oggi, pur rimanendo stabile un presidio dell'esercito all'ingresso della Sinagoga, la situazione è decisamente migliorata.
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  • Gianni è una persona loquace e cordiale. All'interno del suo bar girano soprattutto clienti abituali, anche se come sostiene lui:"è un periodo di magra". Circa San Salvario egli afferma che "è il buco nero del mondo. Tutto passa di qua: protestanti, musulmani, valdesi, cattolici, ebrei. Abbiamo tutte le religioni possibili". E conclude: "se vai in Australia e dici che sei di Torino, nessuno saprà dov'è. Ma se gli dici che sei di San Salvario, allora stai pur certo che ti risponderanno "Ah, Italy"".
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  • La signora "L", nome di fantasia, gestisce assieme al marito un'edicola su via Madama. La locazione della loro attività commerciale è decisamente evidente rispetto al tessuto urbano, ciò permette alla signora "L" di constatare il forte inquinamento a cui è soggetta nell'arco della giornata. Tuttavia se le si chiede un'opinione circa la possibilità di una chiusura, anche periodica, di via Madama, afferma categoricamente: "il passaggio delle macchine significa lavoro, fosse chiusa ce ne sarebbe molto meno".
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  • E' stato stimato che su via Galliari vengono parlati più di cinquanta idiomi differenti. Le attività commerciali riflettono questo aspetto multietnico. Ci sono video store che noleggiano titoli avulsi rispetto alla normale produzione italiana.
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  • Marzia possiede un negozio su via Galliari. Risulta difficoltoso comprendere che tipo di attività sia, dal momento che all'interno si possono trovare i prodotti più svariati. L'arredamento del locale e i fornitori, come quello in foto, partecipano e rendere quanto mai ambigua e surreale questa attività.
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  • Liliana, o Lilli per gli amici, vende frutta e verdura nel suo negozio affacciato su via Galliari. Secondo lei questa strada risulta particolarmente defilata rispetto a via Madama. In effetti via Madama è considerata in secondo asse commerciale della città. "Anche per quanto riguarda la luminaria" continua Liliana "se le luci continuassero nella nostra via, probabilmente ci sarebbe maggior interesse"..
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  • Ignazio, sulla quarantina, è da 27 anni in Italia. Fa il sarto da molto tempo ed ha gestito differenti attività di tal tipo nella zona. Si sostiene che se si incontra nella tarda mattinata, lo si può trovare alticcio. Tuttavia pare una persona seria ed affidabile. Ignazio tiene a sottolineare che ha partecipato a pià cortometraggi e lungometraggi legati a San Salvario. Si potrebbe affermare che egli è un caso emblematico di ottima integrazione nel tessuto sociale della città.
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MATTEO MONTALDO

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